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Radio Australia chiude le trasmissioni a Onde Corte il 31 gennaio 2017 |
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Radio Australia aveva un servizio locale per il Northern Territory |
Confronto fra 2 frequenze di Radio Australia | |
Bangladesh Betar ricevuto con SONY ICF-SW7600GR e la sua antenna a stilo | |
Armenia ricevuta con SONY ICF-SW7600G e antenna esterna | |
Rarità assoluta: Radio Guinea Ecuatorial ricevuta con Tecsun PL-660 e antenna loop magnetica | |
Quando le tropicali arrivavano forte: Radio Chad (4905 kHz) e Radio Lhasa (5240 kHz) ricevute con SONY ICF-5900W | |
Tibet in banda 60 m: confronto fra due frequenze con SONY ICF-SW7600GR e antenna loop magnetica | |
Lhasa, Tibet ascoltata con SONY ICF-SW7600GR e antenna loop magnetica | |
Voice of Hope Africa con Kenwood R-5000 e antenna loop magnetica | |
Radio Zona Rossa a Codogno (COVID!) con Kenwood R-5000 | |
Trio 9R-59D | |
Trio 9R-59DS La Voix de la Corée (2007) | |
Radio Chad 4905 kHz con Lafayette HA-230 (2008) |
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RT-70/GRC, RT-70A/GRC
Ricetrasmettitore FM 47-58,4 MHz
L'RT-70(A)/GRC è un componente del complesso Radio Set AN/VRC-7. Si tratta di un ricetrasmettitore FM costituito da un ricevitore a doppia conversione e da un trasmettitore che hanno in comune la sintonia e i circuiti d'antenna. In dotazione all'esercito USA e alle forze NATO è entrato in servizio nel 1950 venendo impiegato nella guerra di Corea. La sintonia è continua con VFO (32 - 43,4 MHz). idealmente suddivisa in canali spaziati 100 kHz. L'apparato veniva installato su mezzi corazzati, autoveicoli —in tal caso veniva alimentato dalla batteria del mezzo— oppure poteva essere spalleggiato alimentandolo con pile a secco. In tal caso era denominato AN/PRC-16.
Secondo alcuni l'apparato sarebbe stato utilizzato nelle prime fasi della guerra del Vietnam e dagli israeliani nella Guerra dei sei giorni (1967) ma non sono riuscito a trovare conferma di nessuna delle due notizie. Nella NATO in Europa è stato sicuramente utilizzato fino al 1969 ma probabilmente anche dopo. Normalmente, come detto sopra, veniva installato su mezzi mobili accoppiato all'alimentatore e amplificatore audio AM/65-GRC.
- Dimensioni mm, 327 x 184 x 133, peso kg. 7,6.
- 19 valvole miniatura a riscaldamento diretto, 3 quarzi
- Alimentazione: 90 V 90 mA anodica, 6,3 V 360 mA filamenti, 6,3 V 160 mA relè TX
- Potenza di uscita ≥ 0,5 W, portata 2 km
- Media frequenza: 15 MHz (1a) e 1,4 MHz (2a)
- Deviazione: ± 20 kHz con 0,25 V audio a 1000 Hz
- Sensibilità: 25 dB S/N con 1 μV in ingresso
Esistono due versioni, RT-70 e RT-70A, con piccole differenze circuitali. L'apparato è stato costruito in USA e in vari paesi su licenza. I due esemplari che ho acquistato a fine 2021 da due OM erano in dotazione all'esercito tedesco ma mentre uno è di costruzione americana l'altro è stato prodotto in Germania dalla Telefunken e le scritte sul pannello frontale sono in tedesco. Nonostante siano entrambi marcati RT-70 si tratta in realtà di RT-70A come si vede dal fatto che la valvola V106 è una 3A5 invece di una 1R5.
Messa in funzione
Non disponendo all'inizio del connettore di alimentazione a 9 pin ho provveduto a farne uno con un dischetto di circuito stampato in cui ho inserito 9 spezzoni di filo di rame rigido da 1,4 mm. Qui sotto il circuito stampato. Per riprodurre l'immagine con le dimensioni corrette tenete presente che i 9 contatti devono trovarsi su una circonferenza di 18,5 mm di diametro.
Il circuito è stato semplicemente realizzato incollando su un dischetto di vetronite ramata il disegno, forando con una punta da 1,4 mm e quindi realizzando le piazzole con un pennarello.
Controlli preliminari
Il rischio con apparati vecchi restati inattivi per lungo tempo è il deterioramento degli elettrolitici. L'apparato usa degli elettrolitici di disaccoppiamento sia sull'anodica che sui filamenti. Ho quindi preventivamente alimentato separatamente prima i soli filamenti e poi solo l'anodica aumentando la tensione a piccoli passi e attendendo che la corrente di fuga si stabilizzasse. Per tale operazione occorre innanzitutto portare il commutatore a levetta interno all'apparecchio sulla posizione "FIELD" in modo da escludere la resistenza da 2200 ohm in parallelo alla linea anodica. Verificare che la linea dei filamenti (F sul connettore di alimentazione) presenti verso massa una resistenza di circa 8 ohm. Questo per verificare che tutti i filamenti sono integri. Io ho alimentato la linea dei filamenti con un milliamperometro in serie partendo da 2 V (I = 170 mA) e salendo fino a 6,3 V (I = 370 mA). Alimentando a 6 V il contatto B e premendo il PTT (oppure portando a massa il contatto K) si verifica che il relè di TX scatti e che assorba 160 mA.
Per quanto riguarda l'anodica tenere presente che i +90 vanno applicati separatamente al pin J (generale) e al pin H (solo stadio finale audio), Inoltre per non falsare i risultati occorre portare la manopola dello SQUELCH sul massimo. Ho alimentato le linee separatamente prima a passi salendo fino a 30 V e poi usando 90 V ma inserendo in serie una resistenza da 100 k, ottenendo per i due apparecchi dopo qualche ora per i due RT-70A:
PIN J | RT-70A (1) | RT-70A (2) |
30 V | 48 μA | 62 μA |
90 V | 150 μA | 199 μA |
Si noti che la corrente non potrebbe mai scendere a zero in quanto in parallelo alla linea +90 c'è sempre inserita la resistenza R202 del circuito dello squelch di circa 500 k. Questo è il motivo per cui si deve portare la manopola sul massimo.
Per quanto riguarda il contatto H la corrente a 90 V dopo qualche ora è scesa sotto 50 μA in entrambi gli apparecchi. Mi sono ritenuto soddisfatto.
Prime prove con alimentazione provvisoria. L' anodica come si legge era 85,6 V.
Nel laboratorio di Lido IK5EKM per il collaudo finale
Alimentatore
Ho costruito un alimentatore con ingresso in tensione continua 12 - 13,8 V in modo che fosse compatibile con gli altri apparati di stazione e permettesse anche un utilizzo dell'RT-70 in portatile. Un altro motivo delle scelta è che disponevo di un trasformatore surplus per un alimentatore misto da rete 115 V e da vibratore. Ho sostituito il vibratore con una coppia di vecchie pignatte PNP al germanio in custodia TO-36 e ho prelevato l'alta tensione per i 90 V dall'avvolgimento a 115 V. Il feedback ai due transistor è fornito dal secondario per i filamenti (6,3 V con presa centrale). Il survoltore funziona perfettamente con una forma d'onda circa quadra a 70 Hz. I transistor non scaldano affatto quindi non avrebbero nemmeno bisogno di un dissipatore. La tensione anodica è regolata a 102 V con due Zener (51 V 12 W ciascuno) che avevo nel cassetto, fatta poi cadere a 90 V con una resistenza a filo da 300 ohm (anch'essa dal cassetto). E'opportuno che il commutatore a levetta dentro l'apparecchio sia messo nella posizione "VEH" (veicolare) dato che in questo modo l'assorbimento di corrente dell'anodica e dei filamenti è lo stesso in ricezione e trasmissione e si presenta all'alimentatore un carico costante. La tensione dei filamenti (regolabile fra 6 e 6,3 V) è prelevata dai 13,8 V che alimentano un piccolo convertitore CC-CC (Futura Elettronica). Ho scelto questa soluzione invece di un tradizionale regolatore serie tipo 7806 perché temevo che un guasto di quest'ultimo (cortocircuito entrata uscita) avrebbe distrutto tutti i filamenti delle 19 valvole. In caso di guasto il convertitore darebbe invece uscita zero. Un altro vantaggio è che la tensione di uscita è regolabile con un trimmer. Il convertitore può fornire fino a 3 A in uscita quindi lavora in condizioni assolutamente tranquille. I 6 V per il relè di trasmissione sono invece ottenuti con una semplice resistenza di caduta.
Come si vede dalla foto l'oggetto è abbastanza massiccio (oltre 3 kg di peso), quindi in linea con l'RT-70.
Schema dell'alimentatore. J1 è un connettore Cinch-Jones a 6 contatti piatti ma ovviamente qualunque altro tipo va bene. DC-DC è un convertitore la cui uscita è regolabile con un trimmer in modo da avere 6,2 V sotto carico dopo il diodo D5. Le resistenze R3-R6 sono a filo di wattaggio compreso fra 5 e 10 W (ho usato quelle che avevo nel cassetto). Gli Zener D1 e D2 servono a sopprimere picchi di tensione e proteggono Q1 e Q2. Il trasformatore T1 è recuperato da un apparato surplus. Gli avvogimenti V e VI sono un secondario 6,3 V con presa centrale mentre VII è originariamente il primario a 115 V. Gli avvolgimenti I-IV erano previsti per il vibratore da 12 V e II-III per il vibratore da 6 V. Q1 e Q2 sono transistor di potenza al Ge Motorola No-Name, |
Misure potenza
Effettuate con attenuatore calibrato e voltmetro vettoriale Agilent 8508A (vedi la pagina del PRC-10 per i dettagli)
Data | RT-70A (1) | RT-70A (2) |
gennaio 2022 | 0,58 W | 0,57 W |
aprile 2023 | 0,60 W | - |
luglio 2023 | - | 0,55 W |
Adattatore audio
Questo adattatore ha due funzioni: adatta un microfono PTT a condensatore (nella fattispecie il modello palmare HM-36 della ICOM) tramite un semplice preamplificatore e permette di collegare un altoparlantino per l'uscita audio tramite un trasformatore di uscita 600 ohm → 8 ohm. La qualità dell'audio trasmesso dalla cornetta H-33 essendo pessima l'adattatore è una necessità. La polarizzazione del microfono e l'alimentazione per il preamplificatore sono ottenute dalla tensione presente sull'ingresso audio dell'RT-70 per il microfono a carbone. Il trasformatore di uscita è il T14 del ricevitore R-174/URR di cui viene usato solo il secondario. L'adattatore si collega all'uscita AUDIO dell'apparecchio con un cavo multiconduttore: occorre un connettore U-77, reperito da ESCO, dal lato radio mentre sull'adattatore ho usato un connettore DIN a 6 contatti. I livelli in ingresso e uscita sono relativamente elevati per cui non necessita un cavo schermato. Non è stato collegato il contatto D della presa audio della radio in quanto non utilizzato dall'RT-70. Tuttavia questo rende l'adattatore non pienamente compatibile con altri apparecchi che utilizzano la stessa cornetta come l'AN/PRC-10A.
Schemi
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Yaesu FT-991A
HF, VHF, UHF all mode transceiver
- HF 100 W transceiver, all mode, with automatic tuner (max SWR = 3)
- 6 m 100 W transceiver, with automatic tuner (max SWR = 2)
- 2 m & 0.70 m 50 W transceiver, no tuner
- CW,SSB,AM,FM,RTTY, packet, C4FM
- Single receiver
- Real-time spectrum scope and waterfall
- 3.5" TFT color touch screen
Misure potenza
Effettuate con attenuatore calibrato e voltmetro vettoriale HP 8508A
Digital Modes/Modi digitali
JT65,FT8,MSK144..... RTTY,FM Packet
I driver Silicon Labs per la porta COM virtuale che si scaricano dal sito Yaesu sono la versione 6.7.6 del 2018, buoni fino a Windows 8.1, anche se la Yaesu dice che funzionano anche con Windows 10. Al link qua sotto puoi scaricare i driver 10.1.8.2466 rilasciati nel giugno 2019 garantiti per Windows 10.
⇒ Silicon Labs Driver Download
Oppure rivolgiti alla concorrenza HI
Sotto puoi scaricare istruzioni dettagliate (in inglese) per configurare la radio per i modi digitali
Utilizzare altri microfoni
Schema del microfono MH31 in dotazione (dinamico)
Il mio adattatore per il microfono MC-60 Kenwood (versione senza preampli). Uso un vecchio connettore a 4 piedini in quanto il mio MC-60 aveva già un cavo adattatore 8 ⇔ 4
Microphone pins
- PIN 1 FAST SCAN
- PIN 2 GROUND
- PIN 3 PTT
- PIN 4 MIC
- PIN 5 MIC GROUND
- PIN 6 + 5 VOLTS
- PIN 7 UP
- PIN 8 DOWN
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AN/PRC-10A
PAGE UNDER CONSTRUCTION
Portable tactical FM transceiver, 38-55 MHz
The AN/PRC-10A is an evolution of the tactical FM Radio Set AN/PRC-10, first introduced in the 1950s to replace the SCR-300 (BC-1000) radio. The AN/PRC series comprised the PRC-8, PRC-9 and PRC-10 sets and the subsequent versions with the "A" suffix. Except for different frequency coverage the 8(A), 9(A) and 10(A) models are identical in structure, function and circuit, The differences of the A series are a simplified circuit using two less tubes and one quartz crystal instead of two. The front panel and the tuning knob are also slightly different. The Radio Set was in use in the Korean conflict and at the beginning of Vietnam war, to be soon replaced by the transistorized AN/PRC-25 and -77. It also saw service in several NATO countries, where it has also been manufactured under license, My PRC-10A comes from the italian army and it was serviced (perhaps produced) in Italy by a local firm. The date printed on my radio shows that it was still in use in 1974 and probably later.
The AN/PRC-10A in manpack configuration was powered by the BA-279/U battery. The battery case CY-744A/PRC holding the battery was clamped to the bottom of the radio.The AM-598/U power supply and audio amplifier was reserved for vehicular use.
AN/PRC-10 denotes the Radio Set, comprising the transceiver proper and the accessories. The transceiver itself as part of the set is named RT-176A/PRC-10 (no A suffix affter 10 in this case). The old version is the RT-176/PRC-10.
- Dimensions 9.5x3x9.5 inches, weight 9 lb. (radio only)
- RX: single conversion superhet, 4.3 MHz IF
- TX: frequency locked to the RX local oscillator via an AFC circuit
- 13 subminiature tubes, plus one miniature noval tube for the transmitter
- Calibrator: 2.15 MHz quartz crystal
- Power supply battery (BA-279/U): 67.5 V and 135 V for anodes, 1.5 V and -6.0 V for filaments (nominal voltages)
- Output power ≥ 0.9 W giving about 5 miles coverage
- FM deviation: ± 15 kHz
- Sensitivity: 12 dB S/N with 0.7 μV input
The first version of the apparatus, the AN/PRC-10, had two more tubes and a slightly different circuit
An overview of the radio sets and accessories is shown below
First tests
Battery connections
First tests using alkaline batteries for filaments and anodes. Note the eight 9-volt transistor batteries series-connected to provide the RX anode voltage.
Left: My reproduction of the original BA-279 battery. The weight is 2.2 kg, considerably less than the original one (8 lbs.) Perhaps less weight does also mean less punch? Right: The innards of the battery. The anode voltage is supplied by 16 9V alkaline batteries (cost ∼ 20 €) . I followed K4CHE's design where the 9V batteries are directly plugged one into the other, dispensing with a lot of wiring. Battery holders are used for the D cells.
The battery socket is made from a piece of PCB and contacts come from a discarded octal socket
Mains power supply
I built a mains power supply to provide all the four required voltages. The power supply uses two transformers: for the anode voltage (B1 and B2} I used a salvaged Heathkit transformer used in reverse, i.e. the 230 V mains voltage is applied to a 250V secondary and the original 110V primary winding provides the B voltage. I connected the 6.3V secondary in series with the 110V winding to boost the final voltage. Two transistor regulators are used to provide the +B1 and +B2 voltages. The transistors are HV types (VCEO , VCES, VCBO at least 200V) otherwise there is the risk of destroying them with a momentary short circuit on the output. I did not include current protection assuming that the transformer will not allow too much current. For the filaments there is a second transformer (12 + 12 V) with two monolithic regulators. The voltages are adjusted to be the same as in the AM-598/U supply, as shown below
B1 | +63 V |
B2 | +130 V |
A | +1.35 V |
C | -5.7 V |
These voltages are slightly lower than those from fresh batteries. Batteries are safe because they quickly decay, but it would not be a good idea to run 1.25 V tubes on 1.5 V all the time.
The schematic diagram is shown below. Notice that a Schottky diode (3 A) is used to drop the voltage at the output of the 7906 regulator. Protection for the 1.35 V filament supply is obtained by two series-connected high-current diodes in parallel to the output that limit the voltage to 1.6 V. The 1A fuse should blow if too much current goes through the two diodes, in case the LM317 develops an internal input-output short. The diodes and the fuse are not shown in the schematic (to be added).
Since July 2023 both HV regulators employ the BU806 output transistor. The only difference between the two boards is the Zener diode: 51 V in the 130 V version, and 27 V in the 63 V one. Power dissipation is modest: a small radiator is used only on the 63 V regulator.
Schematic diagram
130 V power supply board (left) and components layout on PCB
Power cable colors match the binding posts on the power supply.
The PRC-10 power connector has eight pins but is not octal, even if somebody tried to force mate the two.
Power cable wiring
Output power measurement
I use an Agilent 8508A Vector Voltmeter connected to the sampling output of a Dummy Load. The sampling output has been measured (using the same VV) to have an attenuation of -52.65 dB at 51 MHz. The 8508A is setup to measure μW on 50 ohm. The output power in W is obtained by multiplying
μW reading x 0.18408 = W output
Results
- fresh dry batteries Po = 1.73 W
- used batteries Po = 0.72 W
- AC power supply Po = 1.1 - 1.25 W
- specifications Po = 0.9 W minimum
Last updated 29/6/2023
The IF Module AM-427A/U
The PRC-10A uses four plug-in modules (called IF cans) in the 4.3 MHz IF amplifier. Each module comprises a 5678 tube and the associated tuned circuits. The IF modules are color coded yellow.
The interior of a module and the schematic diagram are shown below.
IF modules are hermetically sealed but the TM explains how to open them for repair. Breck, K4CHE has an excellente Web page where he explains in detail how to repair a broken module.
The photo below shows a module where I replaced capacitor C102B which was shorted. On the right a fixture to test IF modules.
Documents
- TM-11-4065A Manual for PRC A models
- TM-612A More info
- AM-598/U Manual Vehicular power supply
- TM-11-6625-823-15 Battery Test Set AN/PSM-13